Mitologia, allegoria e letteratura nell’opera di Henrietta Rae

clarazennaro Henrietta Emma Ratcliffe Rae

I primi passi nel mondo dell’arte di Henrietta Rae

Henrietta Emma Ratcliffe Rae nacque nel 1859, a Hammersmith.
A tredici anni incominciò il suo percorso formativo alla Queen Square School of Art.
Nel 1874, si unì ai liberi professionisti che studiavano arte presso il British Museum e frequentò i corsi serali della Heatherley’s School of Art di Newman Street.



Tre anni più tardi, dopo aver ricevuto per ben cinque volte un parere negativo, Henrietta Rae venne ammessa come tirocinante alla Royal Academy Schools.
Nel 1879 espose per la prima volta un paesaggio alla mostra di primavera della Royal Society of Artists e un autoritratto intitolato La figlia dell’antica nobiltà, alla Dudley Gallery.

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Le azalee
Henrietta Rae (1859-1928), Public domain, via Wikimedia Commons

La carriera

A partire dal 1881, la pittrice espose con frequenza alla Royal Academy. Fu la prima donna a presentare dipinti di nudo presso la nota istituzione.
Aveva raggiunto già un discreto successo quando sposò il pittore Ernest Normand, ragione per cui decise di mantenere il suo cognome da nubile, scelta davvero insolita per l’epoca.
Nel 1890, la coppia trascorse l’estate in una colonia di artisti nel villaggio di Grez, vicino a Fontainebleau. Poco tempo dopo si trasferì a Parigi, per frequentare i corsi di Jules Joseph Lefebvre e Jean-Joseph Benjamin-Constant, all’Académie Julian.
Nel 1893 Henrietta Emma Ratcliffe Rae e Ernest Normand tornarono a Londra, dove vissero a Upper Norwood, insieme ai loro due figli.
Nello stesso anno la pittrice espose le sue opere alla sezione femminile della World’s Columbian Exposition di Chicago.
Henrietta Rae sostenne sempre il movimento femminista e si schierò a favore del diritto di voto per le donne.
Morì il 26 gennaio 1928 a a Londra.

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Ofelia
Henrietta Rae, Public domain, via Wikimedia Commons

L’opera di Henrietta Rae

Henrietta Rae si è specializzò in tematiche classiche, allegoriche e mitologiche.
La pittrice ha inoltre raffigurato le figure letterarie più popolari dell’epoca vittoriana.
Il dipinto Elaine a guardia dello scudo di Lancelotto, del 1885, trae ispirazione dal poema di Tennyson Lancillotto e Elaine.
In Ofelia, un dipinto del 1890, Henrietta Rae evitò di rappresentare la protagonista della tragedia shakespeariana da sola, com’era consuetudine. La inserì, invece, in una composizione insieme ad altri personaggi.
La sua opera più popolare è La signora della lampada, del 1891, in cui ritrasse la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna Florence Nightingale, mentre si appresta ad avvicinarsi ad un ferito. La Nightingale è avvolta in un ampio scialle bianco drappeggiato sulle spalle, il suo volto è illuminato dalla calda luce di una lampada ad olio. La donna è rappresentata come un’icona nazionalista, ma non in chiave allegorica o mitologica, bensì come una persona reale.
Nel 1894, la pittrice completò la grande tela Psiche davanti al trono di Venere. Il dipinto fu ispirato dal Paradiso terrestre di William Morris.
Durante la sua carriera, dipinse molti ritratti, tra cui uno di Lord Dufferin, commissionato dal Belfast Yacht Club nel 1899 ed esposto alla Royal Academy nel 1900. Lo stesso Dufferin le suggerì il soggetto di un altro dipinto che aumentò la sua fama: Sirene.

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Le sirene
Henrietta Rae, Public domain, via Wikimedia Commons

I riconoscimenti

Nel 1889 Henrietta Rae ricevette una menzione d’onore all’Esposizione di Parigi e, nel 1893, una medaglia alla fiera mondiale di Chicago.
Nello stesso anno, divenne la prima donna a far parte della giuria della mostra autunnale alla Walker Art Gallery di Liverpool.
Presiedette la sezione femminile della Victorian Exhibition nel 1897 e continuò ad esporre alla Royal Academy fino al 1919.

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Hylas e le ninfe dell’acqua
Henrietta Rae, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons

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