Marie Bashkirtseff: la breve vita di un’artista poliedrica

clara zennaro Marie Bashkirtseff

Marie Bashkirtseff nacque Marija Konstantinovna Baškirceva nacque a Gavroncy nel 1858, da una famiglia nobile e benestante, da cui ricevette un’educazione di stampo francese.
Dopo aver soggiornato a Vienna, a Baden e a Ginevra, nel 1871 si trasferì a Nizza.
Si dedicò a lungo al canto e sapeva suonare numerosi strumenti musicali. Era un’appassionata di letteratura classica e parlava fluentemente sei lingue.



A causa di una laringite e dell’insorgere dei primi sintomi della tubercolosi, dovette abbandonare l’operistica, e quindi iniziò a dedicarsi alla pittura.

clara zennaro Marie Bashkirtseff
Marie Bashkirtseff, Public domain, via Wikimedia Commons

Gli studi e la vita a Parigi

Nel 1877, Marie Bashkirtseff si recò a Parigi, dove frequentò i corsi di pittura dell’Académie Julian, essendo la frequenza dell’École des Beaux-Arts ancora preclusa alle donne.
Qui diventò allieva di Tony Robert-Fleury, Rodolphe Julian e Jules Bastien-Lepage.
Nel 1880 espose per la prima volta uno dei suoi lavori e nel 1884 il suo dipinto Un incontro ebbe un grande successo al Salon.
A Parigi si dedicò anche alla scrittura, offrendo i suoi contributi a un giornale femminista.
Marie Bashkirtseff morì nel 1884, a soli 25 anni, a causa della tubercolosi. È sepolta nel cimitero di Passy, a Parigi.
Per onorare la sua memoria, la Société des Artistes Français istituì un premio di pittura in suo nome.

Il diario di una pittrice

A quindici anni Marie Bashkirtseff iniziò a scrivere un diario, in cui raccontò la sua breve vita, ma, soprattutto, fornì un racconto dettagliato della sua epoca.
Un anno dopo la morte della pittrice, il diario venne pubblicato con il titolo Journal de Marie Bashkirtseff, e tradotto in varie lingue.
La corrispondenza con lo scrittore Guy de Maupassant, che chiamò la pittrice l’unica rosa della mia vita, è stata pubblicata nel 1891.

clara zennaro Marie Bashkirtseff
Nello studio
photo credit: Incusgmbh, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

L’opera di Maria Bashkirtseff

L’opera di Marie Bashkirtseff è influenzata dalla corrente naturalista. La pittrice predilesse tematiche sociali e scene di strada. Si concentrò a lungo sul ritratto di gente semplice.

Nel dipinto Nello studio la pittrice dipinse alcune studentesse d’arte mentre eseguono una copia dal vero di un bambino. Le donna si trovano con molta probabilità all’Académie Julian, la scuola frequentata dalla Bashkirtseff, uno dei pochi istituti in cui le donne potevano studiare il nudo.

Il Ritratto di Madame X, eseguito a pastello, rappresenta una donna stretta attorno al voluminoso collo di pelliccia del suo cappotto. L’opera dimostra la grande abilità dell’artista di conferire alle sue figure una grande espressività e un intensa forza comunicativa con lo spettatore.

clara zennaro Marie Bashkirtseff

Ritratto di Madame X
Marie Bashkirtseff, Public domain, via Wikimedia Commons

Nel suo Autoritratto Marie Bashkirtseff si dipinge mentre tiene in mano una grande tavolozza macchiata di colore. Una luce violenta irrompe da un lato del dipinto, illuminando il colletto della camicia della pittrice, che emette un bagliore quasi accecante. Sullo sfondo, in penombra, è visibile un’arpa, che rappresenta la passione per la musica dell’artista.

Molte delle opere di Marie Bashkirtseff sono state distrutte dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Oggi alcuni dipinti possono essere ammirati al Museo d’Orsay e al Petit Palais di Parigi, oltre che al Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.

clara zennaro Marie Bashkirtseff
Autoritratto
Marie Bashkirtseff, Public domain, via Wikimedia Commons

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Clara Zennaro

2 risposte a “Marie Bashkirtseff: la breve vita di un’artista poliedrica”

  1. JACQUELINE MALANDRA dice: Rispondi

    BUONASERA E COMPLIMENTI
    CONOSCO DA MOLTO TEMPO LA STORIA E L OPERA DI MARIE E HO LETTO LA VERSIONE INTEGRALE DEL DIARIO
    A NIZZA VIVEVA SULLA PROMENADE DES ANGLAIS, A ROMA EBBE UN FLIRT CON IL CONTE PIETRO ANTONELLI, A PARIGI LA SUA TOMBA È UN MONUMENTO!VARI MUSEI OSPITANO I SUOI QUADRI, ORSAY, CHERET…

    1. Grazie per il tuo commento.
      Il suo diario è nella mia lista dei libri da leggere!
      Un caro saluto

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