Hélène Bertaux una scultrice per i diritti delle artiste

Clara Zennaro Hélène Bertaux

La formazione

Hélène Bertaux fu una scultrice di grande fama, che si impegnò attivamente per i diritti delle artiste. Lottò a lungo affinché anche le donne potessero ricevere una formazione artistica pari a quella dei loro colleghi maschi.

Nacque a Parigi nel 1825. La sua formazione iniziò all’età di dodici anni, nella bottega dello scultore Pierre Hébert e continuò grazie agli insegnamenti di Augustin Dumont.

Juana Romani


Debuttò al Salon del 1849 con il nome del suo primo marito François Augustin Allélit e, a partire dal 1854, firmò le sue opere con il nome del nuovo compagno, Léon Bertaux, che sposò nel 1866, dopo la morte di Allélit.

Clara Zennaro Hélène Bertaux una scultrice per i diritti delle artiste
Psiche sotto l’Impero del mistero
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Le opere

Con il grande altorilievo in bronzo intitolato L’Assunzione della Vergine, che si trova ora a Vannes, presso il Musée de la Cohue, Hélène Bertaux ottenne una menzione d’onore al Salon del 1863.

L’anno successivo tornò a partecipare al Salon con Il giovane prigioniero gallico, una scultura che raffigura un soggetto maschile, per altro nudo, in un epoca in cui alle artiste donne non era consentito utilizzare modelli viventi per i loro studi. Nonostante il grande scalpore, grazie a quell’opera, Hélène Bertaux ottenne la sua prima medaglia, affermandosi come scultrice.

Giovane ragazza che fa il bagno, del 1876, è un’opera di grande rottura con la tradizione del passato. Infatti, il nudo femminile scolpito dalla Bertaux non rappresenta un soggetto tratto dalla mitologia o dalla letteratura classica, ma una donna contemporanea. Il suo volto ha la rotondità tipica delle parigine, e l’acconciatura dei capelli è alla moda del tempo, à la petite chien. L’opera venne acquisita dal Ministero dell’Istruzione Pubblica e delle Belle Arti e ora si trova al Musée Vivant-Denon di Chalon-sur-Saône.

Con Psiche sotto l’Impero del mistero, Hélène Bertaux ripropone il tema del nudo femminile, di cui offre la sua visione idealizzata, astratta e molto moderna. Anche quest’opera, che testimonia l’evoluzione stilistica dell’artista verso la semplicità e la sobrietà, si aggiudica una medaglia d’oro, questa volta all’Esposizione Universale del 1889.

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Il giovane prigioniero gallico
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Gli incarichi pubblici e le opere monumentali

Hélène Bertaux, nel 1864, realizzò la Fontaine Herbet, per Place Longueville ad Amiens, e il frontone della nuova facciata del Palazzo delle Tuileries. Nel 1878, invece, scolpì il un frontone a Place du Carrousel.

La Bertaux realizzò anche due bassorilievi per la decorazione esterna del Louvre e un’allegoria della scultura per la facciata del Museo di Grenoble.

La battaglia per il diritto ad una formazione artistica paritaria

Nel 1873 Hélène Bertaux aprì un laboratorio di disegno e modellistica e, sette anni più tardi, una scuola di scultura per donne.

Sostenuta dal marito, nel 1881, fondò l’Union des Femmes Peintres et Sculpteurs, con l’obiettivo di ottenere il diritto per le donne di ricevere una formazione artistica accessibile e di qualità. L’Union des Femmes Peintres et Sculpteurs organizzò un proprio Salon, in cui esposero sia artiste francesi che artiste straniere. Hélène Bertaux ricoprì il ruolo di presidente fino al 1894, quando si dimise per dedicarsi a tempo pieno all’ammissione delle donne all’École de Beaux Art. La scuola d’arte ufficiale francese ammetterà la prima donna ai suoi corsi soltanto nel 1897, grazie al suo intervento.

Nel 1896 Hélène Bertaux sarà l’unica donna membro della giuria di scultura al Salon. Candidata al Prix ​de Rome nel 1903, durante la sua carriera fu sostenuta da Napoleone III e dall’imperatrice Eugenia de Montijo, nonché dalla principessa Matilde Bonaparte.

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photo credit: www.wikisculpture.fr

La vecchiaia e la morte

Hélène Bertaux si ritirò nel 1897, all’età di settantadue anni. Si spense undici anni più tardi, a Saint-Michel-de-Chavaignes, nel castello del XV secolo di sua proprietà, Château de Lassay.

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Clara Zennaro

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